Un nuovo percorso per una
moderna sinistra del XXI secolo
Case per la sinistra unita
Siamo donne e uomini che non hanno mai smesso di impegnarsi per un Paese e per un mondo migliore pur avendo preso parte alle tormentate vicissitudini della sinistra culminate nelle disfatte di questi ultimi anni. Ma continuiamo il nostro impegno con immutata passione.
Come siamo consapevoli che la sconfitta della sinistra è il risultato di cause oggettive e soggettive. Le gigantesche trasformazioni del nostro tempo dovute alla globalizzazione capitalistica e ai relativi processi di finanziarizzazione dell’economia da un lato, l’incapacità della sinistra di comprenderle e di fronteggiarle dall’altra parte, hanno sostanzialmente rimesso in discussione molte delle conquiste politiche e sociali ottenute dal movimento operaio nel corso del XX secolo.
Siamo però altresì convinti che siano maturi i tempi per una riscossa degli uomini e donne che hanno una idea diversa dello stare insieme e del futuro dell’umanità. Conveniamo infatti su talune fondamentali priorità: il no alla guerra e il rispetto dell’articoli 11 della nostra Costituzione; i diritti del lavoro, l’occupazione e il reddito delle classi lavoratrici; l’inalienabile titolarità collettiva dei beni primari, a cominciare dall’acqua, dalla conoscenza e dall’ambiente; la democrazia partecipativa, garantita dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista.
Sulla base di queste opzioni condivise, l’attuale situazione sociale e politica del Paese ci appare grave e densa di pericoli. Guardiamo con allarme alle pesanti conseguenze della crisi economica e sociale sulle condizioni di vita di grandi masse di cittadini italiani e migranti. Riteniamo che la drammatica crisi che investe gli anelli più deboli del contesto europeo, sancendo il fallimento dell’Europa liberista e dell’austerità, renda ancor più preoccupante anche nel nostro Paese la prospettiva delle classi subalterne.
Un’altra Europa è possibile!
Anche per questo guardiamo con attenzione positiva al percorso che ha portato alla nascita della Lista Tsipras per le elezioni europee. Una Lista che convintamente sosteniamo. Può essere un passo propositivo anche per riannodare un ragionamento unitario di progresso e di sinistra a condizione che si tragga lezione dagli errori commessi in questi ultimi anni.
Consideriamo intollerabili il dilagare della povertà e della precarietà; l’attacco alle tutele giuridiche del lavoro dipendente e al diritto dei lavoratori a una contrattazione collettiva solidale, autonoma e democratica; la distruzione dello Stato sociale e il controllo oligarchico sui mezzi di informazione; il diffondersi della corruzione e dell’evasione fiscale, la negazione di elementari diritti civili individuali per tutti e l’imposizione di un sistema politico bipartitico che non dà rappresentanza e voce a milioni di elettori. Riteniamo concreto il rischio di svolte autoritarie o dai tratti illiberali, in un contesto segnato dalla rottura della coesione sociale e dalla recrudescenza di pulsioni razziste alimentate da chi accarezza disegni di distruzione dell’unità nazionale o di forme a-democratiche di populismo.
In questo difficile frangente pensiamo che quanto ci unisce debba prevalere su quanto
ci ha sin qui diviso. Siamo determinati a batterci per una società più civile e meno ingiusta. Con questo spirito ci rivolgiamo a tutte le forze organizzate della sinistra, affinché si affermi una volontà unitaria, indispensabile a far sì che la sinistra torni a giocare un ruolo importante sulla scena politica italiana.
L’unità della sinistra è necessaria e urgente, pena il suo inesorabile declino. È infatti essenziale porre fine alle divisioni e al frazionamento che rendono sempre più deboli le sue ragioni. Siamo convinti che occorra costruire uno strumento adeguato ed efficace per iniziare a ridare una diversa e nuova rappresentanza politica al mondo del lavoro, ai movimenti pacifisti, ambientalisti e di tutela dei diritti civili. Una sinistra che sappia, inoltre, condurre una sfida politica e culturale, con una sua specifica e autonoma iniziativa, anche nell’ambito di una nuova e rinnovata cultura di governo.
Individuiamo nella nascita delle “Case per la sinistra unita” un primo strumento per lo sviluppo dal basso di un forte processo unitario a sinistra che sia un moltiplicatore di forze ed energie.
La prospettiva che indichiamo è quella di contribuire all’apertura di un processo, plurale e di massa, aperto alla società e ai movimenti, insediato nel mondo del lavoro, nei luoghi di studio e nei territori.
A questo processo intendiamo dare un nostro attivo contributo.
Un processo innovativo che recuperi il concetto migliore sia di rappresentanza diretta che di delega, oggi colpevolmente trascurati e sacrificati da una politica sempre più distante dalle esigenze dei cittadini e delle cittadine; un nuovo soggetto politico che sappia dunque sostenere – valorizzandoli – sia la partecipazione democratica sia il conflitto sociale e ricerchi un nuovo spazio pubblico per uscire da sinistra dalla crisi della politica.
Consideriamo le “Case per la sinistra unita” uno strumento idoneo per realizzare appunto un modello partecipativo che si basi su forme innovative e più avanzate di democrazia che realizzino una rottura con il modo attuale di fare politica – professione separata dalla società – e con i suoi alti costi. Nuove pratiche in netta discontinuità con il carattere monosessuato della politica e con l’organizzativa piramidale, verticale e gerarchica. Nuove pratiche che raccolgano le istanze positive di cambiamento sui temi del lavoro, dell’ambiente e della gestione democratica del territorio. Proponiamo pertanto di lavorare insieme per promuovere e favorire un lavoro comune di analisi e proposta politica, una attività di iniziativa nel sociale e nelle istituzioni utile per Roma e per costruire e unire una nuova e moderna sinistra.
La grande area metropolitana di Roma è attraversata da pesanti problemi come la precarietà sociale, l’insicurezza di vita, soprattutto per le nuove generazioni, la scarsa qualità dei servizi, l’insufficienza organizzativa delle strutture amministrative, il degrado ambientale con il consumo sfrenato di territorio, il dramma abitativo, il caotico sviluppo urbanistico e l’inadeguatezza delle infrastrutture, il traffico congestionato. La necessità di una sinistra capace di dare risposte adeguate e di indicare un percorso di profonde trasformazioni dell’area metropolitana per una diversa qualità della vita è quindi forte e urgente.
Per questo i firmatari del presente appello si fanno promotori della costruzione su tutto il territorio romano di “Case per la sinistra unita.” con l’obiettivo di mettere insieme – in un sistema a rete – tutte quelle forze ed energie , singole personalità e militanti, ma anche realtà
associative e collettivi territoriali, che a Roma si riconoscono nella proposta di aprire una fase
nuova per la sinistra. Che in ogni Municipio nasca almeno una “Casa per la sinistra unita”!
Questo è il nostro impegno, la nostra finalità politica. Pertanto crediamo che la nostra iniziativa possa contribuire al prodursi di processi reali di unificazione a sinistra. Intendiamo, in primo luogo, lavorare con i partiti, anzi in stretta collaborazione con essi, ma anche con il mondo romano articolato e complesso delle associazioni – donne e uomini di sinistra della Capitale – .
Auspichiamo che questo nostro appello possa essere condiviso e sostenuto da tutti coloro che hanno a cuore l’unità a sinistra attorno a un progetto condiviso.
Roma, 15 aprile 2014
Firmatari:
Rosella ANASTASI; Paolo ANDREOZZI; Luisa ANDRI; Bernardo ANGELINO; Claudio ANTONI; Domenico ARTUSA; Susanna BASILE; Antonello BADESSI; Ivano BALBONI; Giovanni BARBERA; Manuela BENEVENTO; Renato BERGAMI; Marta BEVILACQUA; Edoardo BIANCARDI; Salvatore BONADONNA; Danilo BORRELLI; Laura BRUSTIA; Franco BUCCELLA; Celeste BURATTI; Cesare CAIAZZA; Claudio CANESTRARI; Renato CANNELLA; Filippo CANNIZZO; Massimiliano CAPRARA; Sonia CARDILLO; Giancarlo CARLINI; Diego CASTALDI; Antonio CASTRONOVI; Bruno CECCARELLI; Cristiano CECCHETTI; Anna Maria CIACCIA; Angelo CIAIOLA; Luigi CIOFFARELLI; Paolo CIOFI; Cristina CIPOLLETTI; Marina CITTI; Norma COCCIA; Roberto COLVARI; Andrea COSTA; Tina COSTA; Massimo CRISCI; Giancarlo D’ANDREA; Mario Eustacchio DE BELLIS; Giuseppe DE GREGORI; Vezio DE LUCIA; Paolo DE PRAI; Chiara DE ROSAS; Francesco DE SANTIS; Ivano DI CERBO; Simone DI ROCCO; Piero DI SIENA; Cinzia DONADELLI; Alessandro EUGENI; Antonello FALOMI; Maria FEDELE; Carlo FELICI; Michele FERRO; Maurizio FILIPPONI; Maurizio FOFFO; Valerio FRANSESINI; Francesco FUMAROLA; Claudio GAMBINI; Silvia GARAMBOIS; Roberto GIORDANO; Claudio GIORGI; Doina GOGULESCU; Yassir GORETZ; Roberto GRAMICCIA; Franco GUERRA; Susanna LACERENZE; Eugenio LAVIOLA; Lino LELLI; Pino LIVI; Luca LO BIANCO; Sara LOLLI; Alessandra LORIEDO; Massimo LUCIANI; Fabio LUPI; Marco LUZZATTO; Luciano MAMMETTI; Loriana MANCINELLI; Mara MARIANI; Marcello MARIUCCI; Stefania MAZZONI; Concetta MENDOZA; Luigia MIGNUCCI; Giampiero MODENA; Francesca Melania MONIZZI; Luciano MONTICELLI; Corrado MORGIA; Daniela MORGIA; Cristina MOSCA; Lamberto NANNI; Gianni NARDONE; Marco NOCCIOLI; Paola OLIVA; Massimiliano ORTU; Franco OTTAVIANO; Franco PALLONE; Antonio PAOLETTI; Alba PAOLINI; Marcello PAOLOZZA; Michele PASCALE; Stefano PENNACCHI; Fabrizio PILOTTI; Federica PITONI; Antonella QUARANTA; Indiana RAFFAELLI; Maurizio RAIMO; Fernando REYNOSO; Mirella RETICO; Renato RIZZO; Giulia RODANO; Giuseppe RONGA; Pietro ROSATI; Pasquale RUZZA; Italo SACCARES; Antonia SANI; Giuseppe SANTARELLI; Vittorio SARTOGO; Riccardo SBORDONI; Pompeo SCOPINO; Fabio SCURPA; Gabriele SIMONELLI; Luigi SIRIGU; Bruno STERI; Mauro TAGLIACOZZO; Luigi TAMBORRINO; Alessandra TAORMINA; Antonio TEDESCO; Rinaldo TESEI; Eugenio TREBBI; Walter TUCCI; Noemi TUZZO; Alessandro VALENTINI; Sandro VALENTINI; Stefania VALENTINI; Carmela VELLA; Flaminia VERARDI; Alessandro VERGA; Gianni VIGILANTE; Angelo ZOLA.
Per adesioni:
Bruno Ceccarelli, bru.ce@alice.ir; Giovanni Barbera, giov.barbera@gmail.com; Piero Di Siena, disiena@pierodisiena.net; Maurizio Filipponi, maurizio.filipponi@libero.it; Michele Ferro, ferro.michele@tiscali.it; Maurizio Foffo, m.foffo@enasarco.it; Massimiliano Ortu, massimiliano_ortu@tiscali.it; Franco Pallone, franco.pallone@gmail.com; Sandro Valentini, a.valentini51@hotmail.it; Castelli: Stefano Pennacchi, stefano.pennacchi@hotmail.it;