Per la Repubblica.Una battaglia politica alta, di A. Roazzi
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Nel Parlamento fascista si disse che “l’uomo era il produttore, il cittadino un’astrazione. No, fonte del diritto, fonte della libertà non è la produzione ma la personalità umana…” Questo era il pensiero di chi si e’ battuto (nel caso specifico nell’area cattolica quanto mai divisa ) per la Repubblica che festeggiamo oggi. E di chi vedeva nella “conciliazione” gia’ allora una delle traduzioni utili (e generose…) dello sforzo antifascista per dare libertà e futuro a tutti, per ricostruire l’Italia a vantaggio delle giovani generazioni . Dico questo perche’ giustamente oggi la celebrazione e’ altro, aggiornata ai tempi. Ma non va dimenticato che la battaglia per la Repubblica e’ stata anche uno scontro di idee, forte ed alto. Lo spirito politico di quel confronto resta un esempio, specie in una fase della vita politica che e’ assai povera di idee, ricca di ambizioni di potere, assai piu’ vogliosa di risse che di progetti in grado di aprire la via della crescita x tutti. E la Repubblica allora era un valore vero per questo percorso . Prima che una festa, un sacrificio di destini ed un grande sforzo ideale a rischio della vita. Andrebbe raccontato di più quell’inizio.
Alessandro Roazzi