UN’ALTRA GIORNATA DI LOTTA, di Lavoratori di Cinecittà.
Riceviamo in redazione e volentieri pubblichiamo il contributo di idee e di immagini dai lavoratori degli stabilimenti cinematografici di Cinecittà in lotta.
L’azienda continua la sua politica di distruzione del tessuto produttivo
-38 lavoratori del settore sviluppo e stampa in cassa integrazione saranno licenziati al termine delle procedure, già avviate, il 28 aprile p.v.
-50 lavoratori del settore DIGITALE E AUDIO affittati dal 2012 alla multinazionale Deluxe saranno riconsegnati a Cinecittà per poi essere messi in cassa integrazione e licenziati.
Nonostante il rilancio SBANDIERATO da giornali e televisioni, il gruppo che controlla Cinecittà invece di investire i propri soldi in un settore di sviluppo come il Digitale e Audio continua a sfruttare i soldi dello STATO dichiarando di voler mettere i lavoratori in cassa integrazione.
-110 lavoratori della produzione (costruzione scene-manutentori-amministrativi) sono da gennaio 2013 in solidarietà e per questo gruppo di lavoratori e’ stato dichiarato dall’azienda un problema di esuberi strutturali di 50 unità.
Tutto questo accade nonostante il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) si sia impegnato:
– a rateizzare in 8 anni il debito di 5 milioni di euro contratto da Cinecittà studios nei confronti dell’Istituto Luce
– ad investire 7 milioni di euro sul sito produttivo di Cinecittà
– ad inserire 110 dipendenti nel programma di contratti di solidarietà per 2 anni abbattendo il costo del lavoro per Cinecittà di centinaia di migliaia di euro ogni anno
– a ridurre il canone di affitto che Cinecittà deve corrispondere al Mibact per centinaia di migliaia di euro l’anno in cambio della restituzione di 4 teatri di posa.
E nonostante varie produzioni nazionali e alcune produzioni internazionali (Ben Hur e Zoolander2) siano tornate a lavorare a Cinecittà grazie alle agevolazioni fiscali del Tax Credit.
Ad aggravare la situazione ci sono le dichiarazioni dell’azienda al tavolo del Mibact sulla volontà di procedere alla realizzazione del progetto che prevede la costruzione di un albergo, ristoranti, palestre, progetto contro il quale nel 2012 i lavoratori hanno occupato Cinecittà con 3 mesi di sciopero.
Risulta evidente l’incompatibilità tra gli indirizzi di sviluppo produttivo , legati al core-business, tracciati dal Mibact e quelli perseguiti dalla società IEG (Luigi Abete-Diego DellaValle-Haggiag-DeLaurentis che detengono l’80% di Cinecittà studios) che punta alla dismissione delle attività di core e di tutta la forza lavoro.