Il sostegno della Sinistra Socialista e della Lega dei Socialisti al Referendum sul Fiscal Compact, di F. Bartolomei
La LEGA dei SOCIALISTI e la SINISTRA SOCIALISTA SOSTERRANNO LA RACCOLTA DELLE FIRME NECESSARIE PER SVOLGERE I REFERENDUM per abrogare, in particolare, alcune disposizioni della legge n. 243 del 2012 , attuativa del nuovo principio dell’ obbligo di equilibrio di bilancio introdotto in Costituzione durante il governo Monti , che ne prevedono il conseguimento attraverso politiche di austerità di natura assolutamente recessiva, dannose per lo sviluppo del Paese, e per il lavoro ,e pericolose per la stessa stabilità dei conti pubblici a causa della inevitabile contrazione degli introiti fiscali derivante dalla sicura futura contrazione della ricchezza prodotta .
Decidiamo di sostenere i referendum abrogativi proposti , al di la’ del merito dei quesiti referendari , per contribuire comunque a costruire nella opinione del paese un consapevole fronte del dissenso rispetto alle normative europee imposte dalle autorita’ finanziarie sovranazionali sull’onda dell’ attacco dei mercati finanziari alle sovranita’ degli stati , ed ovviamente per cercare di attenuare le conseguenze che l’introduzione di una stringente normativa vincolistica delle politiche di spesa ed incentivazione pubblica dell’economia potra’ causare al.tessuto produttivo ed all’equilibrio sociale del paese .
E’ pero’ opportuno chiarire da subito che, in ogni caso , la celebrazione di un referendum parziale, come questo , non puo’ e non deve essere considerato, in alcun modo , una fonte di legittimazione indiretta degli indirizzi complessivi fissati alle politiche di bilancio degli Stati della zona ” Euro” fissati dall’ACCORDO EUROPEO sul ” FISCAL COMPACT ” , che deve, al contrario , continuare ad ESSERE CONDIDERATO UNO DEI PUNTI CENTRALI DELLA REVISIONE TOTALE DEI TRATTATI ISTITUTIVI DELLA UNIONE .
In tal senso riteniamo questo REFERENDUM ; ANCHE IN CASO DI ACCOGLIMENTO DEI QUESITI ABROGATIVI DA PARTE DEL CORPO ELETTORALE, una espressione di volonta’ del corpo elettorale che non puo’ ESSERE CONSIDERATO , in alcun modo, QUALE ATTO DI LEGITTIMAZIONE POPOLARE DEL DISPOSTO GENERALE DELLA NORMATIVA ; anche in relazioni alle parti rilevanti della legge attuativa , n. 243 del 2012 , che non sono neppure SOTTOPINIBILI A REFERENDUM ABROGATIVO in quanto assumono il contenuto dispositivo vincolante di precetti normativi costituenti diretta espressione applicativa di un disposto costituzionale , che sicuramente non puo’ essere da noi condiviso nel suo reale significato di limite invalicabile di natura politico -finanziaria alla discrezionalita’ valutativa ed operativa del governo del paese in materia di politica economica e sociale , ed attraverso essa alla sua stessa sovranita’ .
Un referendum abrogativo parziale come questo , peraltro costretto alla parzialita’ del suo oggetto dalla stessa natura di legge costituzionalmente rafforzata della legge n. 243 del 2012 , attuativa del disposto costituzionale introdotto in esecuzione del trattato europeo sul Fiscal Compact , che contiene le norme di cui si chiede l’abrogazione , puo’ sicuramente contenere, quale sua conseguenza naturale , una portata legittimante dell’intera normativa restante sugli obblighi di pareggio o di equilibrio di bilancio essendo obbligatoriamente limitato solo ad alcune delle modalita’ del suo concreto perseguimento , per cui riteniamo indispensabile il nostro chiarimento diretto ad inquadrare correttamente la parziale battaglia referendaria nel reale contesto complessivo che la circonda, e sopratutto lo riteniamo necessario ad evitare che il suo svolgimento possa essere succesivamente considerato una sorta di accettazione indiretta del significato politico reale della restante normativa complessiva .
Noi continuiamo infatti a ritenere assolutamente negativo quel principio fatto divenire disgraziatamente Costituzionale , e lo consideriamo da eliminare in toto attraverso quella revisione complessiva dei trattati europei per cui ci battiamo , e che riteniamo debba costituire il vero obiettivo attorno a cui ricostruire la Sinistra in Italia ed in Europa .
Il processo costituente di una nuova forza della sinistra , in cui noi crediamo , deve infatti costruire una forza nuova che abbia un profilo di forza riformatrice Socialista dai caratteri di programma molto radicali , totalmente autonoma culturalmente dagli schemi mentali e dalle sugestioni del modello neo-liberista , o , ancor meglio ancora, del sistema neo -finanziario dei processi di creazione della ricchezza .
Una forza politica che ricostruisca la Sinistra, libera del tutto da ogni condizionamento dei poteri forti che costituiscono i sogetti attuatori sovranazionali del modello economico dominante , alternativa al quadro esistente ed in grado di reggere con energia ed intelligenza un ruolo di opposizione , ma in condizione di assumersi ,se ne dovessero creare le condizioni , le responsabilita’ di una politica di governo .
Il nostro impegno in questo referendum , con la chiarezza necessaria riguardo al suo autentico significato , e’ quindi un passaggio decisivo di questa nostra idea di ricostruzione della Sinistra Italiana .
Franco Bartolomei