Dalla classe operaia alla palude sociale, di A. Roazzi

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Alessandro Roazzi 2

Il rapporto Istat sulle classi sociali ci informa che classe operaia e piccola borghesia ormai sono foto ingiallite. Sulla classe operaia ci andrei un po’ cauto anche se Cipputi fa simpatica nostalgia. Ma Cipputi era pure tanta fatica e tanto sfruttamento.Insomma la disgregazione sociale avanza, soprattutto per problemi di reddito , inesorabile e rischia di diventare una palude senza futuro. L’avanza della societa’ tecnologica rischia di spaccare ancor piu’ in due la societa’: chi sa e puo’, chi s’arrangia e si affida ad un individualismo privo di valori. I problemi di oggi di questo passo, non solo economici ma anche di comportamenti, diventeranno un domani da incubo. I piu’ sacrificati sono i giovani, dice l’Istat, che vivono in casa quasi fino a 40 anni dove se la passano meglio quelle famiglie che hsnno un…pensionato. Alla faccia dello scontro…generazionale. Questo scenario va accostato alla sensibilita’ politica attuale e colpisce che l’ interessamento per ora piu’ immediato sembri essere in Parlamento la…sparizione delle monetine da 1 e 2 centesimi. Magari per far salire artificiosamente un poco l’inflazione ma non certo il tenore di vita di quel quasi terzo di popolazione italiana e straniera a rischio esclusione. Del resto a chi affidiamo la speranza di un sussulto per il futuro? Alle inconcludenti piroette dei nostri politici? La colpa di questo sussulto di coscienza a pensarci bene potrebbe perfino essere proprio dell’Istat. Turba…Ma perche’ turba…Non turbi i nostri sonni. Ce dovessimo da sveja’…Sai che figura…

Alessandro Roazzi

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